Rainer Maria Rilke (Canto di amore e morte)
Uguccione Ranieri di Sorbello (Lettera 1944)
Saluti: Mons. Liborio Palmeri
Introduzione: Marion Weerning
Il musicologo, compositore e regista tedesco Hans Ludwig Hirsch parla del suo film "Alfieri".
Segue la visione del film.
Un film narrativo ricavato da un famosissimo testo di Rainer Maria Rilke
e una lettera Uguccione Ranieri di Sorbello. La storia dell’Alfiere Christoph
von Rilke si intreccia con la storia del giovane Augusto Ruffo di Calabria.
Tutti e due “vittime” di un’unica grande guerra che segna la storia dell’
umanità. O le seicentesche guerre contro i turchi o le guerre mondiali:
ci sono sempre dei giovani “eroi credenti”, ci sono sempre patrie e fedi.
Nello spazio poetico-irreale di Rilke “frana il tempo”, nello spazio reale
di Uguccione invece i tempi si accelerano: la morte è diventata veloce.
In un momento di riflessione, in cui il tempo non frana, ma si rallenta,
nel lontano 1944, Uguccione attualizza, senza conoscerla, la storia dell’
Alfiere Christoph con la storia del suo Alfiere: il diciottenne Augusto che combatte per la libertà.
Seguendo le due storie il film non traduce in azione vita, amore e morte
dei protagonisti ma fa raccontare le loro (dis)avventure da una studiosa
che, indagando su Rilke e Uguccione, arricchisce la nuova (meta)storia
con le proprie riflessioni e associazioni.
Nella parte della studiosa: Valeria Ciangottini.
Regia, drammaturgia, musica e voce recitante: Hans L. Hirsch
La studiosa
Valeria Ciangottini
Drammaturgia, musica, voce recitante e regia
Hans L. Hirsch
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